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Il finanziamento dello sviluppo aziendale all’Estero.

L’attuale contesto geopolitico ed economico a livello mondiale e gli scenari futuri riportano l’attenzione su tematiche di fondamentale importanza nella vita aziendale quali l’internazionalizzazione e la globalizzazione.

Eventi e fattori straordinari e imprevedibili che hanno caratterizzato, a distanza ravvicinata, gli ultimi quattro anni – dalla pandemia da Covid 19, al conflitto russo ucraino, agli incrementi dei costi dei fattori di produzione e dell’energia fino alle recenti turbolenze sui mercati finanziari con la brusca impennata dei tassi di interesse – hanno avuto un impatto significativo sull’economia e sul mondo delle imprese.

Volendo semplificare, si è manifestata negli ultimi anni una apparente tendenza ad una “deglobalizzazione”, testimoniata da un parziale reshoring[1] delle catene produttive, con riferimento ad attività che venivano ormai svolte all’estero e spesso solo in alcuni paesi, con una parziale reindustrializzazione dell’Occidente e una maggiore riflessività riguardo l’avvio di nuovi investimenti all’estero.

A questa iniziale reazione ha fatto da contraltare l’emergerenonostante il contestodella necessità marcata di mantenere un presidio sui mercati esteri, fondamentale in un mondo interconnesso per assicurare nuovi sbocchi commerciali e sostenere la crescita.

Le attuali tensioni geopolitiche hanno messo in luce la necessità di allargamento degli orizzonti di operatività, con una maggiore diversificazione geografica verso nuovi mercati consapevoli che se le imprese più orientate all’export o, in generale, più internazionalizzate sono nell’immediato quelle più esposte ai rischi del contesto internazionale, sono anche quelle che dimostrano maggiore capacità di reazione, grazie alla possibilità di sfruttare la diversificazione all’estero come mezzo per aumentare la resilienza delle catene globali del valore.

La messa in sicurezza delle catene globali del valore – attraverso lo sviluppo delle relazioni in paesi esteri, che assicura maggiore certezza e sicurezza delle forniture, diversificazione dei mercati di sbocco e della base produttiva – sta progressivamente sostituendosi alla priorità finora attribuita alla riduzione del costo del lavoro e degli altri fattori produttivi spesso perseguita attraverso l’internazionalizzazione o, in senso più estremo, la delocalizzazione.

In sintesi per mercato domestico deve intendersi quanto meno i Paesi dell’UE con una proiezione su Paesi importanti quali mercati di sbocco o di approvvigionamento per quanto necessario alla filiera produttiva.

In tale mutato scenario, si impone sempre più la necessità per l’impresa di conoscere e soprattutto utilizzare tutte le opportunità e gli strumenti a disposizione, anche e soprattutto sul piano finanziario, al fine di essere adeguatamente competitivi in un contesto allargato dove la competizione è globale.

Elemento centrale diventa pertanto la capacità di identificare – sulla base delle esigenze di investimento e di sviluppo di breve e medio-lungo termine – le misure e gli strumenti più adatti per garantire adeguato supporto allo sviluppo, alle condizioni di migliore sostenibilità.

Ferma restando la centralità del sistema bancario, nel seguito si fornisce un rapido excursus su strumenti e canali complementari e/o alternativi messi a disposizione da parte del Sistema Italia a supporto di progettualità all’estero.

Nel far questo offriamo una esemplificazione delle diverse fasi/problematiche che deve affrontare una azienda nell’affacciarsi per la prima volta su un mercato estero o nel rafforzare localmente la propria presenza mettendo in evidenza alcuni degli operatori/strumenti che può attivare:

  • individuazione di un’area geografica di interesse e di opportunità di sviluppo/investimento:

L’impresa/imprenditore che ha maturato il convincimento di voler essere presente in una determinata area geografica ha la necessità di avere una serie di informazioni/nozioni per avere “conforto” nella decisione.

Di seguito una sintetica descrizione di cosa può attivare:

  • ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Si tratta dell’organismo attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo delle imprese italiane sui mercati esteri attraverso attività di informazione, assistenza, consulenza, promozione e formazione realizzata tramite gli uffici in Italia e una diffusa rete di uffici all’estero.

  • Realizzazione di studi di pre-fattibilità e fattibilità correlati ad investimenti commerciali o produttivi. Studi difattibilità o pre-fattibilità rappresentano uno strumento indispensabile per valutare condizioni, termini e percorribilità di un progetto e, spesso, per accedere al necessario supporto da parte di terzi finanziatori.

SIMEST S.p.A. finanzia a condizioni agevolate la realizzazione di studi, con possibilità di accesso, per una quota limitata di spesa, a contributi a fondo perduto.

  • Partecipazione a eventi di carattere internazionale (fiere, mostre e missioni di sistema) per promuovere il business su nuovi mercati.

SIMEST S.p.A. finanzia a condizioni agevolate, le spese legate all’evento (spese logistiche, costi per allestimento area espositiva, attività di promozione etc.) con possibilità di accesso, per una quota limitata di spesa, a contributi a fondo perduto.

  • Inserimento temporaneo di figure professionali specializzate (TM – Temporary Manager) per l’analisi e la realizzazione di strategie e progetti di sviluppo all’estero.

SIMEST S.p.A. finanzia a condizioni agevolate il costo per un periodo massimo di 24 mesi della risorsa inserita, con possibilità di accesso, per una quota limitata di spesa, a contributi a fondo perduto.

  • Certificazioni e consulenze.

SIMEST S.p.A. finanzia a condizioni agevolate le spese legate ad attività consulenziale destinata ad investimenti per una crescita sostenibile sui mercati internazionali con possibilità di accesso, per una quota limitata di spesa, a contributi a fondo perduto.

 

  • Sviluppo della presenza, commerciale e/o produttiva, dell’impresa su mercati esteri:
    • Partecipazione a eventi di carattere internazionale, (fiere, mostre e missioni di sistema) per promuovere il business su nuovi mercati.

Si rinvia a quanto sopra esposto sul medesimo argomento.

  • Sviluppo di una presenza commerciale nel paese di interesse, attraverso l’apertura di strutture commerciali e il potenziamento delle strutture già esistenti.

SIMEST S.p.A. finanzia a condizioni agevolate le spese sostenute – per un periodo massimo di 2 anni e con possibilità di accesso, per una quota limitata di spesa, a contributi a fondo perduto – per la realizzazione in un paese estero di strutture come uffici, negozi, show room, centri di assistenza post-vendita e delle attività promozionali; nel finanziamento rientrano anche magazzini o centri di assistenza localizzati sul territorio italiano, purché siano al servizio di un programma di internazionalizzazione.

  • Promozione dell’e-commerce, come valido strumento per promuovere le vendite all’estero e in determinati paesi.

SIMEST S.p.A. finanzia a condizioni agevolate le spese sostenute per la promozione dell’e-commerce, – con possibilità di accesso, per una quota limitata di spesa, a contributi a fondo perduto – attraverso l’utilizzo di un market place o la realizzazione di una piattaforma informatica sviluppata in proprio.

  • Contributi export, nella forma del credito acquirente e del credito fornitore, a sostegno delle esportazioni di beni e servizi di investimento in tutti i Paesi del mondo.
  • Investimenti partecipativi, per promuovere l’insediamento di imprese italiane all’estero, sia su mercati UE che Extra UE, garantendo al progetto di investimento supporto finanziario di medio/lungo termine.

SIMEST S.p.A. può a riguardo acquisire partecipazioni di minoranza in controllate estere di imprese italiane a supporto di progetti di espansione internazionale utilizzando risorse proprie e fondi agevolati messi a disposizione del Ministero degli Affari Esteri. L’intervento consente di reperire risorse finanziarie “pazienti” (rimborso in un arco temporale massimo di 8 anni) e complementari, con un rafforzamento della compagine societaria grazie alla presenza di un partner istituzionale, con ottimizzazione del funding di progetti di espansione (costituzione di nuove società all’estero, sviluppo di realtà esistenti o acquisizione di società) con riconoscimento, per investimenti in paesi extra UE, di specifiche agevolazioni.

  • Linee di finanziamento Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a sostegno del processo di internazionalizzazione. Sono attivabili congiuntamente ad una operazione di finanziamento realizzata da un operatore bancario, con cui viene condiviso il rischio.

 

  • Valutare e gestire eventuali rischi legati al paese di interesse / destinazione o alle controparti di business
    • Accedere in modo facilitato a finanziamenti bancari e a linee di credito per supportare la crescita in Italia e all’estero o con specifico focus sui temi della Green Economy.

In tale ambito operano SACE e Medio Credito Centrale per il rilascio di garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito.

  • Contenere i rischi legati ad investimenti effettuati all’estero (apporti di capitale, prestiti o garanzie del socio) da perdite conseguenti a eventi di natura politica.

Con la Polizza Investimenti di SACE, l’impresa ha la possibilità di tutelare il proprio business da atti espropriativi, guerra e disordini civili, restrizioni valutarie, violazione di contratti stipulati con controparti pubbliche locali; in aggiunta, SACE può assicurare il rischio di mancato incasso/guadagno in caso di temporanea interruzione dell’attività produttiva all’estero in conseguenza di guerra e disordini civili.

  • Protezione dal rischio di insolvenza e opportunità di offrire dilazioni di pagamento ai propri clienti esteri, con benefici in termini di competitività sui prodotti e sui servizi offerti dall’impresa.

A tale riguardo, SACE può intervenire con proposte di copertura assicurativa mirate, dirette:

  • alla garanzia su vendite ripetute verso un solo partner commerciale o una selezione di essi fino all’intero portafoglio clienti,
  • alla garanzia su singole commesse, per rischio revoca (l’assicurazione copre il mancato recupero dei costi di produzione, qualora l’esecuzione del contratto sia interrotta a causa di eventi di natura commerciale o politica),
  • all’assicurazione del credito commerciale.

L’assicurazione del credito per le aziende che esportano beni o servizi si traduce nella possibilità di offrire dilazioni di pagamento vantaggiose ai propri clienti, coprendosi dai rischi di mancato pagamento.

  • Attività di recupero crediti commerciali incagliati, in Italia o all’estero, e smobilizzo di crediti per trasformarli in liquidità a sostegno dello sviluppo.

Tali servizi sono offerti dalle società specializzate del Gruppo SACE, rispettivamente SACE SRV (società che gestisce tutte le attività stragiudiziali, giudiziali e procedure concorsuali per il recupero dei crediti insoluti) e SACE FCT.

Su tutti questi aspetti possiamo assistere mediatori creditizi nei rapporti con i loro clienti, guidandoli nella ricerca delle migliori soluzioni creditizie disponibili.

Siamo, inoltre, in grado di fornire assistenza nella predisposizione di documentazione tecnica quale  ad es. business plan, predisposizione preventivi di spese per studi di fattibilità, assistenza tecnica, penetrazione commerciale.

[1] Decisione dell’azienda di riportare la produzione nel paese d’origine.